Il Presidente della Camera incontra le vittime dell'amianto

Presidente della camera e vittime di amianto

Questa mattina una delegazione dei Comitati e delle Associazioni degli operai e lavoratori esposti e famigliari delle vittime dell’amianto, accompagnati dal loro legale avv. Ezio Bonanni e dai sindaci di Bassiano (Lt) e  di Pomarance (PI), hanno consegnato una lettera in cui ribadivano le richieste delle vittime.

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Nell’incontro i Comitati e le Associazioni hanno colloquiato per oltre mezz’ora con il presidente della Camera On.le Fini, insistendo su 3 punti che riguardano tutti i lavoratori e i cittadini italiani e chiedendogli un suo intervento istituzionale riguardante i seguenti punti.

  1. Il fondo vittime dell’amianto, istituito con l’art. 1 commi 241-246, legge n. 244/2007 con la finanziaria 2008,  ha già stanziato 30 milioni di euro per il 2008, e altri 20 milioni per il 2009. Nonostante la disponibilità finanziaria a distanza di 27 mesi il fondo non è ancora operativo perché i ministri del lavoro (prima Cesare Damiano del governo Prodi e poi Sacconi del governo Berlusconi) non hanno ancora trovato il tempo di definire le modalità di accesso al fondo (il regolamento attuativo): così per le vittime al danno si aggiunge la beffa.
  2. Bonifiche e smaltimento dell’amianto e rischio zero per tutti i cancerogeni. L’amianto presente tutt’ora nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle abitazioni, nelle piscine e in circa tremila prodotti di uso corrente è stimato in circa 32 milioni di tonnellate. La messa in sicurezza di questa bomba ecologica a cielo aperto è un grave problema sanitario, sociale e ambientale e bisogna attuare piani di bonifica eliminando il pericolo quanto prima. 
  3. Con la legge 257/92, si è recepito la direttiva europea del 1983 che imponeva ai governi nazionali di mettere al bando l’amianto con 9 anni di ritardo. In tal modo lo Stato Italiano (tutti i governi che si sono avvicendati, sia di centro destra che di centro sinistra) si è reso inadempiente, insieme ai datori di lavoro che non hanno rispettato le norme di sicurezza. In questi anni centinaia di migliaia di operai, lavoratori e cittadini sono stati esposti alle fibre cancerogene del minerale killer senza alcuna protezione. La nostra esperienza ci fa dire che non esiste soglia di legge che impedisca alle sostanze cancerogene di uccidere, ancor più se queste sostanze sono presenti con più elementi che provocano un cocktail micidiale, aumentando in modo esponenziale il pericolo. In questi anni migliaia di lavoratori e cittadini sono stati assassinati, altri portano nel corpo gravi menomazioni, altri ancora vivono nel terrore di ammalarsi.

Le nostre associazioni hanno ribadito al Presidente della Camera che le morti sul lavoro non sono mai una fatalità. Esse hanno precise responsabilità in chi antepone il profitto alla vita umana e contro questo continueremo a batterci per ottenere giustizia per i nostri compagni di lavoro, i loro famigliari e tutte le vittime. Non vogliamo che altri patiscano quello che è toccato a noi.
Il Presidente della Camera, recependo le nostre istanze, ha preso l’impegno di sostenerle relativamente al suo ruolo istituzionale e dando risonanza e visibilità al problema, valutando inoltre la possibilità di intervenire in maniera ufficiale con ordini del giorno.


Roma,  16 aprile 2010

Contatti utili

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
cip.mi@tiscalinet.it   -   335/7850799
Associazione Vittime Amianto Nazionale Italiana
avani_presidente@hotmail.it   -   335/8056074
Associazione Esposti Amianto Regione Friuli Venezia Giulia
segreteria@aea-fvg.org   -   040/370380
Osservatorio Nazionale Amianto
osservatorio.amianto@tiscali.it - 329/0106624
Associazione “Contramianto e altri rischi Onlus” 
contramianto@libero.it
Comitato Amianto e Geotermia Alta Val di Cecina
mcardellini@alice.it

Parere on-line avvocato Ezio Bonanni

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