Interrogazione a risposta in commissione 5/01720

L’interrogazione a risposta in commissione 5/01720 illustra la grave situazione di emergenza amianto in cui verte la Provincia di Latina. Infatti, il territorio della Provincia di Latina è tra i più colpiti in termini di patologie asbesto-correlate. L'agro pontino, negli anni ’50 e ’60, ha visto lo sviluppo di attività industriali di vari settori, tra cui quello della cantieristica navale, della produzione di gomme, di cemento amianto. Inoltre sono nate altre attività, come quelle metalmeccaniche e chimico-farmaceutiche, dove più massiccio si è rivelato l'uso di amianto, sia di matrice compatta che friabile.

Molti di questi siti in provincia di Latina sono ora dismessi. Ma multinazionali, come la Goodyear Italia di Cisterna, che avevano impiantato i loro stabilimenti in quel territorio, hanno lasciato dietro di loro una lunga scia di morti: oltre 150 operai sono deceduti per patologie tumorali legate all’esposizione e manipolazione dell'amianto e di altre sostanze cancerogene.

 

Tra le vittime, molte sono donne, che hanno lavorato nelle fabbriche e nei cantieri navali, tra i quali quelli di Posillipo di Sabaudia e Canados di Ostia. Tuttavia, a differenza dei colleghi uomini, alle vittime femminili viene ancora negato il riconoscimento ai benefici pensionistici per lavoro svolto in ambienti contaminati, dove sono state esposte all'amianto.

L'INAIL continua a rifiutare di rilasciare le certificazioni attestanti l'esposizione qualificata all'amianto, indispensabili per l'erogazione della prestazione.

 

Infine, riguardo il risanamento ambientale, occorre predisporre misure per bonificare il territorio dall'amianto e tutelare la salute dei cittadini, soprattutto per i resti dello stabilimento Goodyear Italia di Cisterna e di altri siti della provincia di Latina dove è ancora presente l'amianto.

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